Pievi e Chiese della Lunigiana

Pievi e Chiese della Lunigiana: Abbazia di San Caprasio, Santuario della Madonna degli Angeli, Chiesa di San Niccolò al castello di Bagnone, Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano, Pieve di Santo Stefano di Sorano, Pieve di san Giorgio, Chiesa dei Santi Jacopo e Antonio, Pieve di Santa Maria Assunta di Pognana, Pieve di San Paolo, Santuario della Madonna del Monte, Santuario della Madonna della neve al Gaggio, Cattedrale di Santa Maria del Popolo, La chiesa della Santissima Annunziata, Chiesa di San Pietro, Chiesa di San Nicolò, Chiesa di Santa Maria Assunta

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Pievi e Chiese della Lunigiana

Abbazia di San Caprasio - Aulla
L'abbazia di San Caprasio è un edificio sacro che si trova nel centro storico di Aulla. La chiesa, pertinente al monastero, fu fondata nell'884 dal marchese Adalberto di Toscana e dedicata a Santa Maria Assunta. Dal 1050 risulta dedicata (unico caso in Toscana) al santo eremita delle isole Lérins nella costa provenzale, le cui spoglie secondo la leggenda furono portate ad Aulla per sottrarle alle incursioni saracene. L'edificio ha subito nel tempo profonde alterazioni: della struttura primitiva del IX-X secolo rimangono l'abside semicircolare e un frammento di pietra scolpito a motivi vegetali. Del monastero restano, inglobati nella canonica, tre pilastri circolari con capitello depresso che sostenevano le coperture del piccolo chiostro.

Santuario della Madonna degli Angeli - Aulla
Il santuario della Madonna degli Angeli è un edificio sacro che si trova in località Arforara ad Aulla. Nel Medioevo nella zona sorgeva un ospitale di grande importanza nella viabilità romea (via Francigena). Successivamente sopravvisse come oratorio finché fu demolito, venendo poi ricostruito nel 1664 sui resti di una maestà fatta erigere "per grazia ricevuta" da un influente viaggiatore assalito dai briganti e salvato miracolosamente dalla Vergine. Oggi l'oratorio è meta di pellegrinaggi, legati a una maestà completamente ricoperta di coccarde rosa e azzurre posta sulla sottostante statale della Cisa e riconosciuta dalla gente come protettrice dei neonati.

Chiesa di san Niccolò al castello di Bagnone
La chiesa di San Niccolò è un edificio sacro che si trova presso il castello di Bagnone. La chiesa risale al Medioevo; ma nel XVIII secolo si impose l'esigenza di costruire una nuova parrocchiale, che fu iniziata nel 1703 e consacrata nel 1731. La chiesa, di dimensioni imponenti, ad unica navata, con un'ampia cupola centrale, un coro di vaste dimensioni, decorata con marmi policromi e con colonne neoclassiche, fu adornata di paramenti e dotata di un organo a canne costruito da artigiani ferraresi. Tra gli altari laterali, quello di sinistra custodisce entro una teca argentea la reliquia della Santa Croce, particolarmente venerata. Nell'altare centrale di destra è posta la quattrocentesca Madonna del Pianto. Pregevole è una statua della Madonna Addolorata ricavata da un blocco di castagno.

Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano – Casola in Lunigiana Pieve dei Santi Cornelio e Cipriano – Casola in Lunigiana
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano a Codiponte è un edificio sacro che si trova in località Codiponte a Casola in Lunigiana. Probabilmente si riferisce a Codiponte il locus sancti Cipriani ricordato in un documento del 793, mentre la prima notizia diretta che testimonia l'esistenza della pieve risale a una bolla pontificia del 1148, diretta al vescovo di Luni. Il luogo di Codiponte è stato oggetto negli ultimi anni di scavi archeologici che hanno rilevato la presenza di insediamenti nel periodo ligure confermando la primaria importanza del sito che, come si evince dal toponimo (Caput Pontis), cioè testa di ponte, era di importanza strategica per il movimento di uomini e merci. La chiesa, a pianta basilicale con due absidi, collocabile nel XII secolo, mantiene nei capitelli un repertorio altomedievale, come i nastri solcati e intrecciati. All'interno si conservano resti archeologici e il fonte battesimale decorato da una croce.

Pieve di Sorano Pieve di Santo Stefano di Sorano - Filattiera
La pieve di Santo Stefano a Sorano è un edificio sacro che si trova in località Sorano a Filattiera. La pieve di Santo Stefano a Sorano (il cui castello, nella forma Soreon, è ricordato dal geografo imperiale del VII secolo Giorgio Ciprio) è situata sul fondovalle della Magra ed è attestata per la prima volta fra le pievi confermate nel 1148 da papa Eugenio III al vescovo di Luni. Privato di parte della copertura fin dal XVIII secolo, l'edificio ha impianto basilicale a tre navate (le laterali in parte riadattate a cappelle in epoca moderna). Costruita in ciottoli fluviali, è percorsa nell'abside da specchiature includenti rombi definiti da arcate cieche importate su lesene. Controversa è la sua datazione, che viene fatta oscillare attorno all'XI secolo.

Pieve di san Giorgio - Filattiera
La chiesa di San Giorgio è un edificio sacro che si trova a Filattiera. Nella chiesa si conserva un documento epigrafico di eccezionale importanza, la cosiddetta lapide di Leodegar, che nel commemorare la morte dell'alto personaggio (molto probabilmente un vescovo) avvenuta nel 752, ricorda il compito affidatogli: quello di estirpare dalla regione le pratiche pagane ancora in uso. La chiesetta, con semplice impianto a una navata absidata (originariamente era a due navate), risale al XII secolo (coeva è l'alta torre campanaria, in realtà resto di una fortificazione posta di fronte alla facciata). Nel XIV secolo fu aggiunta una seconda navata, abbattuta agli inizi del XX secolo.

Chiesa dei Santi Jacopo e Antonio - Fivizzano
La chiesa dei Santi Jacopo e Antonio è un edificio sacro che si trova nella piazza Medicea a Fivizzano. L'edificio, eretto nel 1377 e ampliato nel 1576 invertendo l'orientamento della facciata originaria affinché la chiesa si affacciasse sulla piazza Medicea, ha l'interno a tre navate, scandite da alte colonne, ornato da altari secenteschi. Nel coro, i cui stalli in noce vennero realizzati da Pisanino e da Angelo di Fazzano nel 1675, è una lunetta con Pietà del XVI secolo e due tavole cinquecentesche con San Sebastiano e San Rocco di Pierfrancesco Foschi. Sull'altare della navata destra è collocata una tela con la Resurrezione di Lazzaro di Pietro Sorri.

Pieve di Santa Maria Assunta di Pognana - Fivizzano
La chiesa di Santa Maria Assunta di Pognana è un edificio sacro che si trova in località Pognana a Fivizzano. La chiesa è citata per la prima volta nel 1148. Una bella piletta per l'acqua santa, del 1474, porta il segno della dominazione malaspiniana. Nella navata destra, murato, un frammento marmoreo che rappresenta, su una faccia, due pavoni che si affrontano al fonte e, sull'altra, una croce con riccioli ai bracci e un grappolo iscritto assieme ad un intreccio vimineo che riporta al periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo). Interessanti i capitelli, che mostrano un bellissimo taglio stilistico negli animali, nei mostri, nei giochi geometrici. Forse la chiesa sorse su una piccola cappella - che forma ancora la base della torre costruita in forme romaniche - che ha l'abside inserita completamente nella muratura.

Pieve di San Paolo - Fivizzano Pieve di San Paolo - Fivizzano
La pieve di San Paolo è un edificio sacro che si trova in località Vendaso a Fivizzano. La pieve, citata per la prima volta nel 1148, ha una struttura triabsidata ed è costruita con bozze di calcare bianco (le absidi sono però in grandi bozze di arenaria). All'interno, di particolare interesse i capitelli, caratterizzati da fiori, girali, margherite a sei petali, cerchi concentrici, intrecci viminei, racemi, figure di animali, uccelli, figure enigmatiche.

Santuario della Madonna del Monte - Massa
La chiesa della Madonna del Monte è un edificio sacro che si trova in via Ospedale a Massa. Sorge fuori del circuito delle mura albericiane, presso la porta Martana in località Prado, originariamente era annessa al convento dei frati agostiniani, della congregazione di Lombardia, che in seguito sarebbe diventato l'ospedale cittadino dedicato ai S.S. Giacomo e Cristoforo. La fondazione del convento agostiniano risale al 1559, ma alla cerimonia della posa della prima pietra cui presenziò Alberico I non seguì immediatamente la costruzione. I lavori iniziarono solo nel 1589 in un sito diverso da quello precedentemente assegnato, nel luogo ove in una cappella era conservata un'immagine miracolosa della Vergine che fu poi traslata sull'altare maggiore della nuova chiesa. Consacrata nel 1598 essa fu ampliata nel 1636 e nuovamente rinnovata nel 1715.

Santuario della Madonna della Neve al Gaggio - Podenzana
Il santuario della Madonna della Neve al Gaggio è un edificio sacro che si trova in località Il Gaggio a Podenzana. Venne edificato verso la fine del Seicento; nel 1702 era già in rovina, tuttavia il forte culto che attirava lì pellegrini da molte parti della Lunigiana ne determinò la ripresa. Il toponimo (che deriva da ga haga) è antico ed evoca strutture di insediamento longobardo nel territorio della Lunigiana; appare infatti già citato nella dotazione di Adalberto di Toscana all'abbazia di San Caprasio nell'884. Qui la tradizione popolare vuole che attorno ad un secolare castagno sia apparsa la Madonna o si sia rinvenuta una sua immagine miracolosa. Ciò che resta del sacro castagno è ancora conservato nel Santuario: lo si dovette proteggere perché i devoti usavano portare con sé una sua reliquia.

Cattedrale di Santa Maria del Popolo - duomo di Pontremoli
La Cattedrale di Santa Maria del Popolo è il Duomo di Pontremoli. La costruzione della cattedrale fu decretata con deliberazione del Consiglio Generale di Pontremoli del 7 luglio 1630 che stabiliva l’erezione di un tempio sontuoso, nobile e capace del popolo quanto sia possibile. Su progetto fornito nel 1633 dall'architetto cremonese Alessandro Capra, i lavori furono avviati nel 1636 nell'area ricavata dalla demolizione dell'antico oratorio della Madonna del Popolo e di altri edifici contigui, e furono ultimati solo nel 1687. Riconosciuta insigne collegiata nel 1699, consacrata dal vescovo di Brugnato nel 1723, la chiesa fu infine eretta in cattedrale nel 1787, al momento dell'istituzione della diocesi di Pontremoli. Nel quadro di intenso rinnovamento che caratterizzò l'edilizia sacra della città, è questo l'esempio più significativo per l'ampiezza e la piena corrispondenza ai dettami della chiesa controriformata, sanciti dal Concilio di Trento e codificati esemplarmente nelle strutture gesuitiche, di cui il Duomo di Pontremoli ripete l'impianto: unica vasta navata con cappelle laterali e breve transetto, cupola altissima e luminosa all'incrocio dei bracci. Gli affreschi della volta della navata e del transetto, realizzati da Francesco Natali alla fine del Seicento, furono sostituiti da stucchi alla metà dell'Ottocento, mentre gli stucchi del presbiterio e del coro risalgono alla metà del Settecento. Ottocentesche sono anche la cappella neoclassica del Santissimo Sacramento (1828) e la facciata (1878-1881), realizzata su disegno del fiorentino Vincenzo Micheli. Il ricco arredo pittorico della chiesa costituisce una sorta di antologia della pittura italiana del Settecento. Commissionati da Benefattori e Devoti alla Gran Protettrice Maria Vergine Santissima del Popolo, giunsero dapprima gli importanti dipinti di soggetto mariano del presbiterio e del coro: la Nascita della Vergine del Ferretti, la Visitazione del Meucci, lo Sposalizio del Peroni e l'Annunciazione di Giuseppe Bottani, che dimostrano come l'attenzione dei committenti al gusto contemporaneo.

La chiesa della Santissima Annunziata - Pontremoli
La chiesa della Santissima Annunziata è un edificio sacro che si trova lungo la statale della Cisa a Pontremoli. Fu costruita nel Quattrocento a seguito di un'apparizione della Vergine. La facciata è stata rifatta nel 1937. Nell'interno, a navata unica con presbiterio sopraelevato, si conserva la Madonna col Bambino e Evangelisti (1470 circa). Al centro della navata si eleva un tempietto marmoreo ottagonale (1527), attribuito alla scuola di Andrea Sansovino; all'interno l'Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso, la cui lunetta, con la Creazione, è ora sulla porta della sagrestia, elegante ambiente totalmente rivestito da alte armadiature in legno intagliato, completato nel 1676 e dipinto nella volta da Francesco Natali. Dal presbiterio si accede a due chiostri quattrocenteschi appartenenti all'ex convento degli Agostiniani.

Chiesa di San Pietro - Pontremoli
La chiesa di San Pietro è un edificio sacro che si trova al confine del centro abitato di Pontremoli. Riedificata dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale nello stesso sito ove sorgeva l'antica San Pietro de Confluentu, vi è conservata la lastra in arenaria del XII secolo con la raffigurazione del Labirinto, rappresentazione simbolica dell'itinerario dei pellegrini, mentre il superstite architrave con la raffigurazione in bassorilievo di San Pietro è ora custodito presso il castello del Piagnaro.

Chiesa di San Nicolò - Villafranca
La chiesa di San Niccolò è un edificio sacro che si trova a Villafranca in Lunigiana. Posta accanto ai ruderi del Castello di Malnido, dove il torrente Bagnone confluisce nel Magra, ne rimane soltanto la torre campanaria e pochi altri resti. La chiesa, che si trova lungo la Via Francigena, veniva usata in prevalenza per assistere i pellegrini lungo il viaggio. Viene citata per la prima volta nel 1285, quando - nell'atto del matrimonio che lega due nobili locali, la marchesa Manfredina di Giovagallo e il figlio del conte Ugolino della Gherardesca, Banduccio - si fa riferimento alla chiesa, sede della parrocchia di Villafranca fino alla metà del XVI secolo, quando questo titolo fu trasferito alla chiesa di San Giovanni Battista. La fase di declino della chiesa arrivò però con il passaggio della strada ferrata, negli ultimi anni del XIX secolo, e si accentuò per effetto dei danni subiti dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nel 1968 l'edificio fu abbattuto.

Chiesa di Santa Maria Assunta (detta “la Chiesaccia”) – Villafranca
La chiesa di Santa Maria Assunta di Groppofosco è un edificio sacro che si trova in località Groppofosco a Villafranca in Lunigiana. La chiesa fu edificata, tra il XII e il XIII secolo, sull'itinerario della via Francigena, in corrispondenza di un guado sulla Magra dove sorgeva anche un ospedale dipendente dalla distrutta abbazia di Linari. La chiesa, denominata "la Chiesaccia" per le precarie condizioni delle strutture, fu ricostruita e restaurata più volte nel corso dei secoli. L'edificio conserva alcuni tratti costruttivi protoromanici, come il paramento murario a piccole bozze di pietra di forma irregolare e ciottoli fluviali disposti secondo corsi paralleli, e la decorazione a nicchie poco profonde.