I Parchi Naturali in Lunigiana: Parco di Montemarcello - Magra

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I Parchi Naturali in Lunigiana: Parco di Montemarcello - Magra

Parco di Pratomarcello - Magra

Dalla cima del promontorio del Caprione, immerso nella vegetazione mediterranea, lascia senza fiato il panorama del golfo di La Spezia a ovest, e della fertile piana del fiume Magra, a est. Apprezzata dai Romani, che vi fondarono l'insediamento di Luni, l'area fluviale alterna coltivazioni e zone umide, ove nidificano uccelli acquatici, a settori assai compromessi. Il parco, nato dalla fusione del precedente parco fluviale e dell'area protetta di Montemarcello, rappresenta quindi un esperimento di riqualificazione di zone degradate. Il tratto fluviale più integro del parco è costituito dal Vara, affluente del Magra. Nella valle dominano nuclei storici e castelli, nonchè antichi mulini ad acqua.

Comprende l'insieme delle colline che dividono le acque sud-orientali del golfo della Spezia dalla pianuradella Magra che scorre in territorio ligure ed il basso e medio corso del suo principale affluente, il Vara, fino a Ponte Santa Margherita. Da Punta Bianca, suggestivo estremo roccioso meridionale del promontorio del Caprione, sino alla verde vallata del Vara, il Parco include un territorio di 4320,8 ettari, ricco di valenze naturali, storiche e culturali, attraversando i confini di ben 18 comuni: Ameglia, Arcola, Beverino, Bolano, Borghetto Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Follo, Lerici, Pignone, Riccò del Golfo, Rocchetta Vara, Santo Stefano Magra, Sarzana, Sesta Godano e Vezzano Ligure.

L'ambiente fluviale della bassa Val di Magra, pur portando i segni di un intenso sfruttamento da parte dell'uomo, comprende zone umide uniche in Liguria, aree di sosta e nidificazione di grande importanza per l'avifauna migratoria. Un sistema di percorsi pedonali e ciclabili permette la fruizione delle sponde fluviali. Estese foreste e corsi d'acqua ancora integri caratterizzano la val di Vara, terra di antica cultura contadina che ritrova occasioni di sviluppo nella valorizzazione delle produzioni tipiche e delle attività agricole e turistico-ricreative compatibili con l'ambiente.

L'orto botanico di Montemarcello sorge sulla vetta di Monte Murlo (365 m.s.l.m.) nel territorio del Caprione, il sistema collinare che divide il golfo della Spezia dalla pianura del fiume Magra. L'area prescelta è di notevole pregio floristico. Le sezioni nelle quali è diviso l'orto sono rappresentative di alcune delle coperture vegetali che si ritrovano nel Caprione. La visita si svolge secondo un percorso guidato che permette di osservare le specie presenti nelle diverse sezioni.

Orto Botanico

Il promontorio del Caprione è una delle aree di maggior interesse naturalistico della Liguria. Per far conoscere ed apprezzare le piante più caratteristiche della zona è nato, su iniziativa dell'Ente Parco di Montemarcello - Magra, l'orto botanico di Montemarcello. L'orto è splendidamente collocato sulla sommità di Monte Murlo, e qui, grazie alle particolari condizioni climatiche, è possibile osservare le piante dei diversi tipi di vegetazione caratteristici: macchia mediterranea, gariga, pinete di pino d'Aleppo e querceto caducifoglio. Nel giardino si potranno osservare piante inserite nella lista delle specie protette della regione Liguria come il narciso tazzetta e numerose orchidee selvatiche, tra le quali la vistosa orchidea gialla (Orchis provincialis Balb.). Caratterizza l'Orto Botanico anche una collezione di piante medicinali il cui numero, della flora spontanea della zona, è molto elevato. < class="testo">Sono previste visite guidate ed attività di educazione ambientale, a tale scopo l'Orto Botanico è dotato di un punto accoglienza visitatori, di una piccola foresteria e di spazi attrezzati per la sosta.

Punta Corvo

Le poche spiagge, che costellano la costa alta e dirupata tra Montemarcello e Lerici, sono nate da frane che hanno scaricato nel mare grandi quantità di materiale lavorato in seguito dal moto ondoso. Sono piccole spiagge raggiungibili solo dal mare o da ripidi sentieri e per questo motivo molto apprezzate perché tranquille e poco affollate.

Caratteristico è lo spiaggione di Punta Corvo (così chiamato solo perché è più esteso delle altre spiagge), formato da una grossolana sabbia grigio scura prodotta dallo sgretolamento delle rocce circostanti che sono appunto di questo colore. Il mare è talmente limpido che a pochi metri dalla riva si può ammirare il profondo fondale roccioso.

Punta Bianca e Monastero di Santa Croce

Punta Bianca è l'estremità meridionale del promontorio di Montemarcello. Il nome è dovuto alle bianche rocce calcaree che affiorano e che in epoca romana furono usate come materiale decorativo per gli edifici della città di Luni.

Poco distante, immerso nella macchia mediterranea, sorge il Monastero di Santa Croce. Fu edificato dai monaci benedettini nel 1176 sui resti di una piccola chiesa costruita da un monaco in ricordo di una barca, approdata misteriosamente senza marinai, che trasportava il crocifisso di Nicodemo e la reliquia del Preziosissimo Sangue. Dell'antica chiesa resta solo l'abside e una parte di presbiterio dai quali fu ricavata una cappella dove si trova un crocifisso ligneo di tradizione orientale, denominato "Crocifisso del Corvo ".

Il monastero è stato visitato anche da Dante che fece da mediatore per la pace tra il vescovo di Luni e i marchesi Malaspina. Nel 1800 il monastero fu confiscato e venduto ad un industriale carrarino del marmo, il quale fece costruire poco sopra un castello oggi sede di una Casa di Esercizi Spirituali dei Padri Carmelitani Scalzi.

Val di Magra e Val di Vara

La Val di Magra e la Val di Vara è l'unico Parco Fluviale della Liguria. Lo scorrere dei due fiumi verso il mare e il loro confluire crea angoli di grande suggestione nei quali poter osservare la caratteristica flora e fauna ripariale. Il fiume Magra risulta percorribile lungo le sponde attraverso comodi sentieri e piste ciclabili. Lungo tale tragitto non mancano le opportunità di svolgere interessanti attività ricreative (osservazioni botaniche, birdwaching, fotografia naturalistica ecc.) visto che questo ambiente fluviale costituisce una delle più importanti vie migratorie per gran parte dell'avifauna legata agli ambienti acquatici. La Val di Vara, che racchiude un ampio territorio segnato dal corso del fiume Vara, s'impone all'attenzione del visitatore per la straordinaria qualità ambientale del paesaggio. La sparuta presenza umana ha infatti consentito la conservazione di tante affascinanti caratteristiche. In un paesaggio eccezionalmente diversificato, il Vara si dipana nel fondovalle per sessanta chilometri dalla sorgente di Codivara fino alla confluenza nella Magra.

Paese di Montemarcello

Il paese di Montemarcello domina dall'alto del promontorio del Caprione , sia il Golfo di La Spezia, sia la foce del fiume Magra con l'omonima vallata e il litorale che va da Massa-Carrara alla Versilia. Il borgo di Montemarcello ha una planimetria unica tra i paesi vicini, che ricorda un "castrum" romano con le vie strette che s'intersecano ad angolo retto. Il nome pare si debba al console Claudio Marcello che vinse i Liguri Apuani nel 155 a.C. Sono ancora visibili, oggi, alcuni tratti delle mura attorno al paese che furono costruite dagli uomini di Montemarcello nel XV secolo. Accanto all'antica porta d'ingresso si trovano alcune macine di vecchi frantoi, trasformati oggi in caratteristiche abitazioni. Al centro del paese la Chiesa di S. Pietro in stile barocco nella quale è conservato il trittico del XV secolo restaurato dopo un lungo periodo d'incuria. Nella parte nord del paese rimane una torre circolare, costruita a difesa del paese, mentre nella parte a sud si trovano i resti di un forte militare, intitolato a Domenico Chiodo, collegato alla batteria sottostante situata a Punta Bianca, che durante la II guerra mondiale furono contrapposte alla Linea Gotica.

Carsismo

Nel promontorio orientale della Spezia l'impronta al paesaggio è data soprattutto dal fenomeno carsico. Il carsismo si manifesta soprattutto nelle formazioni del calcare massiccio dolomitico, nel portoro e nel calcare a Rhaetavicula contorta della Falda toscana. Nell'area Parco sono osservabili molte forme carsiche: la dolina di Cava dei M. Branzi, di Rocchetta, di M. Gruzza, di Montemarcello, la doppia dolina tra Campo di Già e Campo Nuovo; l'uvala di Campo di Già; il campo solcato di Costa Pernisaro, il campo carreggiato a Sud di Pian della Chiesa.